Dal Diario della casa:
20 maggio 1944: Dopo l’uccisione presso la Bonaria di due tedeschi da parte di sconosciuti, abbiamo avuto una ispezione di 4 militari tedeschi.
21 maggio 1944: Un notevole numero di tedeschi arrivano a San Pietro per il rastrellamento di quella zona in seguito al fatto sopracitato. Anche la Chiesa e la casa della Sacra sono state ispezionate minuziosamente.
Dei cinque oggetti ritirati dai tedeschi:
- Le fasce da militare erano del Padre Rettore (P. Alotto) e furono gentilmente restituite dal colonnello a San Pietro ove dovette scendere tutta la comunità (che fu messa al muro).
- Il fucile da caccia era nell’ufficio del sopraintendente ai lavori.
- La scatolina di pallottoline, uso per la rivoltella, non si sa bene se sia stata trovata nel reparto dell’ufficio della Sopraintendenza o in una scatola del nostro guardaroba; comunque, il Padre Rettore, interrogatone, ha detto che egli venuto alla Sacra verso la fine dell’ottobre u.s., non sapeva che ci fosse in casa quell’esplosivo.
- Il caricatore vuoto (quattro o cinque pallottole) per modello vecchio fucile o moschetto. Doveva essere un ricordo della guerra 1915-18 e non una cosa sparata di recente.
- L’elmetto era stato trovato giorni fa da Lever (chierico rosminiano) nel bosco in vicinanza. Dalla batteria aerea venne ritirato perché poteva essere utilizzato dal fabbro (della nostra officina) Verzotti.
Deo gratias, il comandante (colonnello) dei tedeschi non trovò, per queste cose, motivo di arrestarci e quindi ci lasciò in libertà con l’ordine di ritirarci entro mezz’ora nelle cantine della Sacra, dovendo procedere al bombardamento della frazione di San Pietro per cose compromettenti trovate evidentemente presso quegli abitanti.
Infatti circa le ore 16,30 incominciò il bombardamento che finì verso le 19,00 circa con esito veramente desolante per la maggior parte di quegli abitanti. Con noi sono stati mandati al riparo dei suddetti bombardamenti il sig. Costamagna (padrone di un albergo a S. Pietro) e due operai di Avigliana che furono trovati alla Mortera.
Ritornata la calma, questi tre ritornarono alle loro case e il povero Costamagna a vedere il suo bell’albergo per buona parte distrutto. Per noi seguì tosto una cenetta che andò giù stentatamente per le impressioni riportate per sì grave ispezione. Un po’ più tardi del solito la comunità si raccolse per le preghiere della sera precedute dai soliti Pater, Rosario e novena dello Spirito Santo e recita del Te Deum in ringraziamento della grazia ricevuta.
Più di un confratello sentì il bisogno di fermarsi ancora un po’ in chiesa per dare sfogo alla sua riconoscenza al Signore della buona conclusione dell’ispezione e il Padre Rettore vi si fermò fino a notte ben inoltrata (Antonio Riboldi, studente era nella comunità).
Curiosità:
28 giugno 1940: Nel pomeriggio, senza alcun avvertimento, entrarono in casa l’assistente con l’architetto e un operaio per fare sui tetti i segni per la protezione antiaerea.
15 giugno 1940: Verso le 23 si udirono i cannoni antiaerei, posti alla Bonaria, in funzione.
29 giugno 1940: Don Luigi (Sala) arriva dalla Chiusa in tempo per celebrare la Santa Messa alla quale intervengono una 40na di soldati. Sono stanziati alla Bonaria: una batteria antiaerea.
1 dicembre 1940: Parecchi militi delle batterie antiaeree alla messa.
29 aprile 1941: Visita alla Sacra di 500 soldati mitraglieri di stanza a Borgone. Molti allarmi di bombardamento. Molti soldati anche tedeschi e della Flak visitano, con interesse, la Sacra in questi anni.
PADRE ROMANO
Articolo precedentemente pubblicato su Sacra Informa Pasqua 2009 (Anno 17 (15) n. 1)