Dal ristretto delle visite (1621/1744):
Dipende in spirituale e temporale dalla Badia.
Restò con sole anime 91 dopo la peste del 1630. Nel 1716 ne contava 422.
Il Priore di Vaies era anticamente anche Parroco della Chiusa coll’obbligo solamente di mantenere un Vicecurato. Dopo del 1661 ed avanti del 1670 ottenne di essere Parrocchia distinta da Vaies, col titolo di Priorato.
La parrocchia dei Santissimi Pietro Apostolo e Sebastiano ha una sola nave. L’officio della dedicazione si fa, senza festa, il 15 ottobre.
L’altare maggiore è intitolato a San Pietro Apostolo, che è titolare della Chiesa e Patrono del luogo ed appartiene alla comunità con tutto il corpo della Chiesa nella quale trovasi eretta, nel 1661, la Confraternita dei Disciplinanti, sotto il nome di Società del Sacramento.
Vi sono due altri altari laterali: quello della Compagnia del Rosario dalla banda dell’Epistola, fu perfezionato nel 1661, a spese della Comunità. L’altro dalla banda dell’Evangelio doveva, pure nel 1661, a spese della Comunità, perfezionarsi ed intitolarsi ai Santi Sebastiano, Rocco ed Antonio Abate, ma fu poi finito dalla famiglia Genta ed intitolato a Sant’Ignazio di Loyola.
Cappella campestre di Santa Maria delle Grazie, propria della Comunità e situata fuori dell’abitato e sulla via pubblica dalla Chiusa a Vaies.
Cappella campestre della Concezione fatta costruire dal Priore Genta in un suo podere col peso di due Messe annuali per suo testamento del 30 agosto 1691 e di altre sei per testamento di Martino Genta del 7 gennaio 1696.
GIGI
Belletto, Vignale, Carroccio, Gabuto ed Henriello sono i Visitatori che a nome dell’Abate Commendatario visitavano e tenevano sotto controllo tutte le terre di proprietà dell’Abbazia
Articolo precedentemente pubblicato su Sacra Informa Settembre 2012 (Anno 20 (19) n. 2)