Prasiniti sono le pietre verdi con cui sono costruiti la muratura esterna della chiesa e gli archi rampanti.
E' una pietra dalla struttura compatta ed omogea, buoni valori strutturali, facilmente squadrabile e facilmente lavorabili a fini scultorei. La superficie è scabra ed avvicinandoci possiamo distinguere i due minerali che la compongono : la clorite verde e l'albite puntiforme e bianca.
Calcescisti sono invece le pietre grigio-rossastre con cui è realizzato il basamento della chiesa.
E' una pietra scistosa, formata da sottili strati paralleli lungo i quali è possibile avere delle superfici di taglio preferenziali. Consente una lavorazione squadrata e regolare abbastanza semplice, ma la scultura è assai più difficoltosa. Ha minori capacità strutturali. La parte scistosa, lamellare, è dovuta a minerali di mica (grigio scura e lucente), mentre la parte in carbonato di calcio più chiara ha un andamento meno regolare.
Sia Prasiniti che Calcescisti sono rocce metamorfiche, cioè derivate dalla trasformazione di rocce preesistenti a seguito del mutamento di alcuni fattori (i più importanti temperatura e pressione)
In particolare le Prasiniti derivano da magmi effusi sul fondo del mare antico, mentre le Calcescisti derivano dalla trasformazione di fanghi calcarei (sedimenti di organismi marini, gusci e scheletri, adesso non riconoscibili e già in origine di dimensioni microscopiche) sedimentati sul fondo del mare, sopra alle pietre verdi (prasiniti).
Il sollevamento della catena alpina, iniziato 100 milioni di anni fa, ha portato questi due materiali sovrapposti ad emergere dai fondali, formando molte delle vette circostanti il Pirchiriano ed il Pirchiriano stesso.
Nella costruzione della Sacra di San Michele si trovano anche serpentiniti (roccia verde lucidabile, materiale del luogo come le prasiniti), gneiss (materiale che si trova in aree circostanti spesso unito al calcescisto) ed i marmi bianchi (probabilmente di Foresto o Chianocco) usati per le sculture del Portale dello Zodiaco.